Recensione DJI Inspire 2: caratteristiche e funzioni

Recensione DJI Inspire 2: caratteristiche e funzioni

Il DJI Inspire 2 è attualmente il dispositivo più potente e avanzato per le riprese cinematografiche aeree. Come è facilmente intuibile dal nome, è l’evoluzione dell’Inspire 1 e rappresenta quanto di più tecnologico si abbia in commercio a livello mondiale. I motivi che hanno portato già il suo precursore Inspire 1 ad affermarsi, sono dettati dall’altissima tecnologia di cui è dotato il dispositivo, come la trasmissione video in HD, la possibilità di controllare tutto tramite app dedicata e una strabiliante camera 4k in grado di riprendere, seguendo una rotazione totale di 360°. Scopri tutte le caratteristiche, le funzioni e le novità nella nostra recensione DJI Inspire 2.

recensione-dji-inspire-2

Cosa si trova nella confezione dell’Inspire 2 DJI? Packaging e contenuto

Stai già fremendo al pensiero di scartare il tuo nuovo drone?
Il packaging, prima di ogni altra cosa, non delude le aspettative. La confezione è basic, minimal e di buon gusto, come ci si aspetta da un oggetto di questo livello. Sobrietà e contemporaneità sono le parole che a ogni buon nerd tecnologico fanno sempre piacere.

All’interno della confezione si trovano:

  • il drone DJI Inspire 2
  • una batteria
  • gli accessori per la ricarica
  • cavi di alimentazione e accessori
  • la radio
  • le eliche
  • valigetta per il trasporto

Nella versione Premium Combo, si troveranno anche:

  • la chiave di attivazione del software CinemaDNG e Apple Prores
  • la camera X5S.

Come si presenta il drone DJI Inspire 2

Il design di questo gioiellino è coerente col packaging. Essere minimale nel look è certamente una sua prerogativa e questo non ci dispiace affatto.

Il drone è totalmente nero, a eccezione del corpo centrale che è grigio.

Plastica e carbonio sono i materiali utilizzati per la costruzione.

DJI Inspire 2 Drone per Uso Cinematografico, Nero/Argento
  • Un nuovo record stabilito da DJI con il sistema di elaborazione delle immagini a 5.2k con le suites Cinema DNG RAW, Apple...
  • Temperature fino a -4 ° F (-20 ° C) con auto-riscaldamento intelligente della batteria divolo hovering & positioning
  • Nuove e potenti prestazioni di volo con un sistema di propulsione ottimizzato per potere raggiungere un nuovo livello di...
  • Il sistema di controllo di volo intelligente controlla il sistema di ridondanza, fornendogli parametri e dati di volo precisi

DJI Inspire 2: caratteristiche tecniche

Partiamo dalla camera, che ci sembra uno degli aspetti più importanti di cui informarti.

L’Inspire 2 DJI può ospitare due camere: la Zenmuse X5S e la X4S.

Ovviamente, come è facile intuire, la top di gamma è la X5S che supporta un micro 4/3” ed è compatibile anche con diverse lenti Olympus e Panasonic.

Qualora dovessi decidere di cambiare la lente, potresti doverti munire di anello di bilanciamento dato il differente peso degli obbiettivi, ma questo non rappresenta nulla di particolarmente complicato.

La X5S effettua:

  • registrazioni video fino a 5,2K in 29,97p
  • scatti in 4:3 a 5280×3956
  • scatti in 16:9 a 5280×2970

La X4S, invece, registra fino a 4K in 59,96p e scatta in 3:2 a 5472×3648, oppure, in 4:3 a 4864×3648 e in 16:9 a 5472×3078.

recensionedji-inspire-2

Sensori di posizionamento e sensori anti-collisione

Il DJI 2 Inspire è dotato di sensori di posizionamento indoor che gli consentono un’eccezionale stabilità anche in assenza di segnale GPS.
Vola fino a 10 metri al secondo e il range di altitudine è di 10 metri.

Molto soddisfacenti sono anche i sensori anti-collisione di cui è dotato questo drone. Questi sensori permettono di evitare gli ostacoli in volo e di preservare il drone da possibili incidenti di percorso.
Sono posizionati sopra e davanti:

  • il sensore di sopra ha un range di 5 metri
  • il sensore frontale, situato al centro, ha un range che va dagli 0,7 ai 30 metri

Sia i sensori di posizionamento, sia quelli anti-collisione, per funzionare in maniera adeguata, necessitano di una quantità di luce sufficientemente adeguata.

inoltre, per quanto riguarda i sensori anti-collisione, è bene specificare che l’ostacolo deve essere quanto più anti-riflettente possibile per poter essere “avvistato”.

DJI Inspire 2 Drone per Uso Cinematografico, Nero/Argento
  • Un nuovo record stabilito da DJI con il sistema di elaborazione delle immagini a 5.2k con le suites Cinema DNG RAW, Apple...
  • Temperature fino a -4 ° F (-20 ° C) con auto-riscaldamento intelligente della batteria divolo hovering & positioning
  • Nuove e potenti prestazioni di volo con un sistema di propulsione ottimizzato per potere raggiungere un nuovo livello di...
  • Il sistema di controllo di volo intelligente controlla il sistema di ridondanza, fornendogli parametri e dati di volo precisi

Altre caratteristiche d’interesse: autonomia, app e peso

Veniamo quindi alla batteria del DJI Inspire 2, che ha una durata media in volo di 27 minuti.

Questo dato è veritiero se non si monta la camera più potente, ossia, la X5S: maggiore è la potenza dei supporti che si montano, maggiore sarà la dispersione della batteria.

L’app DJI Go 4 è davvero interessante: si possono vedere i video registrati in tempo reale ed è possibile inviare comandi al drone in assoluta semplicità.

Passiamo ora ad un aspetto pratico che non si può non considerare quando si utilizza un drone: il peso. Ti diciamo subito che il peso dell’Inspire DJI 2 rientra nei parametri degli scenari S2, S4 ed S6.
Il peso è di 4 kg e dovrai solo fare attenzione negli scenari critici standard S2, in cui dovrai dotarti di terminatore.

Svantaggi trovati

Il drone Inspire DJI 2 ha come unico svantaggio la poca portabilità. Considerato il top nelle riprese cinematografiche, questo drone non è pieghevole e ha comunque un peso non indifferente.

Per chi è alla ricerca di modelli con maggiore portabilità sicuramente troviamo altri modelli disponibili, modelli che però non ne eguagliano, ovviamente, la qualità nelle riprese.

Tra i modelli migliori troviamo il Mavic Pro 2 mentre, tra le nuovissime uscite in commercio, spicca il Mavic Mini che, oltre ad essere pieghevole ed estremamente piccolo, vanta di un peso di appena 250 grammi.

recensione-djiinspire2

DJI Inspire 2: esperienza, opinioni e conclusioni

Il DJI 2 è assolutamente una bellissima esperienza. Per quanto ci riguarda, considerando il prezzo medio di circa 3.000 euro, è un oggetto che consigliamo a chi lo utilizza professionalmente e ha voglia e necessità di investire nel proprio lavoro, come potrebbe fare un fotografo o un video maker.

La tecnologia è assolutamente avanzata e le riprese restituiscono davvero i colori e le sensazioni che si possono provare solo a occhio nudo.

In definitiva, ci è piaciuto davvero molto e siamo convinti che può essere un mezzo fondamentale per chi sceglie di specializzarsi nelle riprese aeree.

Dji Mavic Mini: indiscrezioni e possibili caratteristiche.

Dji Mavic Mini: indiscrezioni e possibili caratteristiche.

Le ultime informazioni a proposito del Dji Mavic Mini diventate disponibili grazie al Ministero delle Comunicazioni del Giappone permettono di conoscere un bel po’ di dettagli a proposito di questo drone le cui dimensioni non sono molto diverse da quelle del DJI Spark. Largo 12 centimetri e mezzo, lungo poco meno di 17 centimetri e alto 5 centimetri e mezzo, il mini drone è pieghevole ma non prevede la possibilità di uno sgancio rapido.

Leggi la recensione Mavic Mini aggiornata.

DJI-Mavic-mini

Come funziona il Dji Mavic Mini

Il drone funziona, come il Phantom 3 Pro/Adv, in modalita’ OFDM, con un range di 3 chilometri e mezzo. Le dimensioni dei bracci sono piuttosto ridotte, e il posizionamento delle antenne non è dei migliori: tali caratteristiche, però, sono compensate dalle prestazioni della modulazione OFDM, che assicurano risultati nettamente superiori a quelli che si potrebbero ottenere con il wifi. Tra i punti di forza del Dji Mavic Mini si segnalano la migliore immunità ai disturbi e la stabilità di segnale più che apprezzabile: tutte doti che si traducono in un range operativo migliore.

Le caratteristiche del drone

Le altre informazioni attualmente a disposizione a proposito del Dji Mavic Mini parlano di un peso di 245 grammi e di un’autonomia di volo che non dovrebbe superare i 20 minuti. Il dispositivo può essere condotto con una portata di circa 100 metri senza radiocomando in wifi ed è munito di Gimbal camera stabilizzato su 3 assi. Il FOV è di circa 90 gradi, il bitrate raggiunge i 60 Mb al secondo e la risoluzione offerta è un 4K 30 fps: insomma, performance di tutto rispetto per un mini drone con sensore da 12 Mpx che permette di scattare foto in JPG ma non in RAW. 

Ecco alcuni delle caratteristiche emerse dai rumors:

  • Dimensioni: 140x140x53mm
  • Tempo di volo massimo: 18 minuti
  • Velocità massima: 31 mph (50 km / h)
  • Sistema di rilevamento degli ostacoli: 0,2-5 m con superficie maggiore di 20×20 cm
  • Fotocamera da 12 MP con obiettivo f / 2.6 equivalente a 25 mm
  • Video massimo: 4K a 30 fps, 60 Mb / sec (2,7 K a fps)
  • Controllo Wi-Fi fino a 100m
  • Telecomando – probabilmente opzionale – portata: 5km

Che cosa attendersi

Il Dji Mavic Mini dovrebbe essere presentato nel corso dei prossimi 2 mesi e non dovrà essere registrato: come previsto dalla bozza del regolamento Enac che entrerà in vigore nelle prossime settimane, infatti, la registrazione non è richiesta per i droni a uso ricreativo che non superano i 250 grammi. Inoltre, i piloti non sono tenuti a provvedere al test online. Diverso è il caso in cui il drone in questione venga impiegato a scopo professionale: in tale circostanza il Dji Mavic Mini potrà essere dichiarato come drone inoffensivo inferiore ai 300 grammi dotato ddi protezione dai contatti accidentali per le parti rotanti.

dji-mavicmini

Le novità normative del prossimo anno

Chi ha intenzione di comprare questo drone, però, deve essere consapevole del fatto che a partire dal prossimo anno, e in particolare dal mese di luglio del 2020, nel nostro Paese entrerà in vigore il nuovo regolamento europeo secondo il quale i droni di peso inferiore ai 250 grammi potranno volare anche in assenza del nuovo marchio CE nella categoria C0. In ogni caso, fino al 2022 è previsto un periodo di transizione: per i droni che non raggiungono i 250 grammi privi di marchio CE che saranno messi in vendita di qui al 2022, dunque, sarà concessa la possibilità di volare per sempre in classe C0. Gli altri droni da più di 250 grammi, invece, saranno destinati alla classe A3. Vale la pena di tenerlo presente nel caso in cui si sia propensi a comprare il drone Mavic Mini.

Anche per lui come per gli altri droni DJI ci sara’ la possibilita’ di attivare la DJI Care Mavic Mini.

Pregi e difetti

Un drone che ha l’aspetto di un Mavic in miniatura: avendo i bracci pieghevoli, risulta ancora più piccolo rispetto allo Spark quando è chiuso. Un dispositivo perfetto per il volo in scenari urbani, fermo restando che è proibito il sorvolo di assembramenti di persone. Ma, al di là delle questioni normative, si tratta di un prodotto decisamente all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.

Recensione e opinioni Xiaomi Mi drone 4k

Recensione e opinioni Xiaomi Mi drone 4k

È passato un po’ di tempo dall’entrata in commercio dello Xiaomi mi drone 4k. Eppure, a distanza di qualche anno le vendite del velivolo del produttore asiatico vanno alla grandissima, visto che numerosi sono i fan che lo preferiscono ai quadricotteri della concorrenza, inclusi i top di gamma usciti di recente. Oggi vogliamo mostrarvi una recensione Xiaomi Mi Drone 4k aggiornata.

Come è possibile spiegare il successo sul mercato della Xiaomi Mi drone 4ķ?

Pregevole fattura dei materiali scelti dal produttore in fase costruttiva, prestazioni in volo di alto livello, design curato e hardware dalle elevate performance sono di sicuro i capisaldi di questo prodotto.

recensione-Xiaomi-Mi-Drone

Quali sono nel dettaglio le caratteristiche principali di questi drone 4ķ?

Il gimble stabilizzato a tre assi, il GPS, GLONASS, il radio comando che funziona ad una distanza fino a 2 o 3 chilometri fanno di questo drone semiprofessionale uno dei migliori articoli in circolazione che, tra le altre cose, ti permette di realizzare foto e video di elevato livello qualitativo che, sotto certi aspetti, non hanno proprio niente da invidiare a tutti i droni professionali più competitivi.

Cosa dire della qualità costruttiva dello Xiaomi Mi Drone 4K?

Il produttore asiatico ben ha fatto ad optare per materiali plastici di buon livello, anche se in riferimento agli incastri si poteva fare molto meglio. Lo stesso dicasi per il pulsante di blocco/sblocco che in termini di precisione raggiunge una stentata sufficienza.
Xiaomi è sempre

Hardware

Questo modello può contare su un equipaggiamento hardware di tutto rispetto, a partire dal’ottimo processore quad-core Cortex-A7, la cui gestione dei sistemi di posizionamento ottico è a dir poco fantastica.

La caratteristica distintiva della videocamera

Il modello è stabilizzato e dotato di un valido gimbal a 3 assi, assolutamente ineccepibile nel momento in cui viene chiamato in causa. Punto di forza da non sottovalutare risiede nella presenza del sensore CMOS da 1/2,3 pollici con un f/2.8 che non spicca propriamente in quanto a luminosità. Quali sono i formati video supportati dalla suddetta videocamera? Full HD, 4K e QHD.
Ciò che rende speciale la videocamera del suddetto quadricotteri è che è sì estraibile, ma occorre tenere presente che non la si può sostituire con soluzioni di terze parti.
Per ciò che concerne la risoluzione degli scatti fotografici, questa è da 12 megapixel.

Volo

Xiaomi Mi Drone 4K è in grado di votare sino a 16 m/s. È questa infatti la sua velocità massima, dove il modello so dimostra comunque reattivo. Tenendo conto della tua distanza, in qualità di possessore, il velivolo oggetto di questa recensione dà davvero il meglio si sé: 500 metri.

Il toogle della mobile app ti consentr di bypassare i limiti, andando di poco oltre o 2 chilometri.
Insomma, trattasi di un quadricotteri che vola più che bene ed è adatto anche ai novizi che vogliono imparare, partendo da velocità alquanto contenutem

Menzione speciale la merita di sicuro la precisione della rilevazione della no-fly zone, all’interno delle aree dove è opportuno optare per il non decollo. Su questo Xiaomi Mi Drone 4K si differenzia rispetto ad altre versioni semiprofessionali, dove è il possessore in prima persona ad accollarsi i rischi di volo.

Quasi un top di gamma

Con lo Xiaomi Mi drone 4k alla casa cinese va dato atto di aver commercializzato un gioiellino stabile in volo, con il GPS che svolge il suo compito in maniera piuttosto egregia. Mandarlo lontano è un dato di fatto. I filmati 4ķ in formato NTSC e PAL 25 Fps. I continui update, poi, non hanno fatto altro che migliorare il velivolo.

Radiocomando dello Xiaomi Mi drone 4k

In quanto ad ampiezza e a leggerezza il telecomando del velivolo piace. La presenza del pulsante di accensione, del tasto di decollo, oltre a quella dello switch per il return to home, rende l’utilizzo del drone agevole a tutti. Manca il display, ma vi è comunque l’apposito alloggiamento per smartphone, essenziale per bypassare la suddetta limitazione.

radiocomando-Xiaomi-Mi-Drone-4K

Mobile app

L’applicazione mobile di Xiaomi Mi Drone 4K è semplice ed intuitiva nell’interfaccia, nonché ottima per guidarti step by step nel connettere il tuo terminale. Siamo però davvero lontani da quella DJI.
La mappa o lo streaming video sono visualizzabili in posizione centrale, mentre su quella laterale potrai sempre tenere sotto controllo parametri di una certa importanza, come velocità, altitudine e distanza.

Prezzo dello Xiaomi Mi Drone 4k

Il prezzo è un altro aspetto positivo di questo articolo che fino a poco tempo fa costava 450 euro. Oggi sui vari portali di e-commerce, puoi portatelo a casa per una cifra inferiore ai 400 euro. Non male, vero?

Contro

Qualche difettuccio chiaramente non manca. In termini di trasportabilità, non è proprio il massimo, nonostante la possibilità di rinchiudere i piedi di appoggio, facendoli collassare al di sotto dei bracci che costituiscono le eliche e di smontarlo totalmente. Metterlo in uno zainetto è impossibile e i voli vanno pianificati. I Mavic su questo aspetto fanno meglio. Infine, non piace l’eccessiva sensibilità degli stick analogici. Inoltre sono anche particolarmente lunghi e, conseguentemente, la loro rimozione non è proprio agevole.

Cosa dire in riferimento all’autonomia della batteria?

Fino a quando è in grado di volare Xiaomi Mi Drone 4K? La casa produttrice cinese indica sulla confezione in 27 minito la sua capacita di autonomia. Passando dal dato teorico a quella pratico, la soglia di autonomia si conferma comunque di tutto rispetto con i suoi 20 minuti.

Conclusioni

Xiaomi Mi Drone 4K si conferma un modello dal taglio semisemiprofessionale, equipaggiato da un ottimo hardware che assicura prestazioni top. Ovviamente siamo molto lontani da droni come il Mavic 2 Pro e il Mavic 2 Zoom, tuttavia il prezzo qui è decisamente inferiore!

Tuttavia al momento droni sempre della Xiaomi piu’ recenti sono il Fimi x8 SE e lo Xiaomi Fimi A3.

Recensione Mavic Pro 2

Recensione Mavic Pro 2

Non c’è il minimo dubbio sul fatto che il mercato dei droni si accinga ad andare incontro ad un importante cambiamento. DJI, tra i principali leader di mercato da quando ha messo in commercio Mavic Pro 2 si accinge ancor di più a rivoluzionarlo. Obiettivo di questo articolo è quello di presentare una bellissima e completa recensione sul Mavic Pro 2. Vedi anche la nostra recensione Mavic 2 Zoom.

Quali sono le caratteristiche tecniche di Mavic 2 Pro?

La qualità prima di tutto, Mavic 2 Pro è stato ideato dal colosso cinese appositamente per chi si aspetta il massimo livello di qualità dalle riprese aeree, dagli scatti fotografici, dai video e dalle prestazioni.

Sono lontani i tempi in cui i cinesi copiavano e basta. Alla DJI la parola d’ordine e’ innovazione e il Mavic 2 Pro sicuramente e’ figlio di questo pensiero.

recensione-dji-mavic-2-pro-2

Recensione Mavic pro 2: comparto video e foto impressionante.

Il comparto video/fotografico è a dir poco eccellente. Sotto questo aspetto, gran parte del merito va attribuito alla sezione camera targata Hasselblad, dotata di sensore da 1 pollice e da un’ottica f/2.8-11: la ripresa dei filmati in 4K HDR a 10 bit e la possibilità di effettuare strepitosi scatti fotografici da 20 megapixel assicurano al suddetto modello un importante vantaggio competitivo.

Uno dei difetti che aveva il primo Mavic era sicuramente quello di avere il sensore piccolo e per questo ad esempio i professionisti avevano difficolta’ ad esempio nel fare delle riprese di matrimonio con drone serali.

Con il Mavic 2 Pro questo difetto e’ stato corretto ed e’ possibile fare anche delle ottime immagini serali.

Il sensore e’ uno dei punti di forza del Mavic Pro 2

Altro punto a favore di Mavic 2 Pro risiede nell’innovativo sensore che riesce a catturare una profondità di colore 4 volte maggiore in rapporto alla prima versione di Mavic Pro.

Se tutto ciò è possibile, ciò lo si deve in larga parte all’HNCS.

Cos’è l’Hasselblad Natural Color Solution?

E’ una tecnologia messa a punto dal produttore in prima persona, che non ha al momento eguali sul mercato.

Questo sistema offre i migliori colori naturali possibili.

L’HNCS offre transizioni tonali più uniformi e una qualità di immagine simile a una pellicola, grazie alla sua profondità di colore di 16 bit, rispetto alla maggior parte dei sensori DSLR più piccoli.

Modalita’ di ripresa con il Mavic Pro 2

Per ciò che concerne le modalità di riprese video a 4K, sono ben due le modalità di ripresa.

Da un lato, il Full FOV 77° che ricorda molto da vicino quello della prima generazione da 78,8°; dall’altro, l’HQ FOV, un ingrandimento tutto sommato equivalente, a quasi 1,8x senza che si registri una perdita sostanziale nella qualità del video a 4K.

Il motivo? L’immagine RAW, in grado di captare il sensore da 5,5K, va incontro ad un downscale a 4K.

recensione-mavic-2-pro-2

Un drone davvero sicuro questo Mavic 2 Pro

Uno dei difetti del vecchio Mavic era la mancanza di altri sensori oltre a quello frontale. In sostanza il dronista o pilota di drone incorreva in possibili incidenti in quanto il drone non segnalava ostacoli dietro e ai lati.

Ora invece vi sono ben 10 sensori avanzati che oltre ad avvertire il pilota consentono in tempo reale il tracciamento e la ricostruzione 3D dell’intero contesto ambientale.

Il risultato finale è che evitare tutti i possibili ostacoli che si possono incontrare durante il tragitto, diventa un dato di fatto.

Altra caratteristica che ci ha stupito nella recensione e’ l’ActiveTrack 2.0

L’innovativo ActiveTrack 2.0 si serve di algoritmi specifici con l’intento di anticipare gli spostamenti dell’utente e di seguirlo sino a 72 chilometri orari (è questa la velocità massima che il produttore cinese ha dichiarato).

Fino a poco tempo fa l’activetrack era abbastanza preciso ma alcune volte attivandolo perdeva il soggetto se ad esempio era una auto in corsa.

Ora il drone invece con questo sistema rivisto è molto più performante ed anticipa i possibili movimenti del soggetto.

Trasmissione live a 1080p per fare dirette Social da urlo

Eccellente poi l’innovativo sistema di trasmissione OcuSync 2.0, in grado di sfruttare appieno frequenze contraddistinte da maggiore stabilità e da minori interferenze.

Il tutto nell’ottica di una trasmissione live 1080p, la cui copertura garantita raggiunge la distanza di 5 chilometri in CE (1 in più rispetto alla prima generazione).

Poi, il diretto interessato ha la possibilità di editare la trasmissione live o di servirsene come cache, facendo ricorso diretto all’applicazione Dji. La memoria interna integrata è di 8 gigabyte.

Memoria interna

Come su Mavic Air, DJI ha introdotto una memoria interna utile in quei casi che per qualche motivo dimenticate la vostra sd a casa.

recensione-dji-mavic-2-pro

I comandi del mavic pro 2

Il drone può contare su controlli estremamente precisi e immediati.

Al millimetro, per intenderci. Zero rischi per il pilota di incappare in errori, visto che il velivolo a fronte di un ostacolo frontale si bloccherà all’istante. Lo stesso dicasi per i limiti di distanza stabiliti e per quelli d’altezza.

Ma non è tutto, per chi non lo sapesse così come ormai in tutti i droni DJI, nel momento in cui il Mavic 2 Pro esaurisce quasi del tutto la sua batteria, riesce a tornare al punto di partenza.

Perciò, perderlo non è possibile. Chi lo reputa opportuno, può comunque far tornare il quadricottero al punto di decollo premendo il classico tasto sul radiocomando “return to home”.

Struttura e caratteristiche del DJI Mavic 2 Pro

Il Mavic 2 Pro si contraddistingue per un peso abbastanza leggero, pari a 907 grammi, fondamentale per volare con una facilità pressoché disarmante, per rotori particolarmente silenziosi e per un’autonomia di batteria massima pari a 31 minuti (dato riportato dalla casa madre).

Il gimbal e’ stato perfezionato e rivisto

Il sistema gimbal (gimbal camera) dispone di tre assi e garantisce assoluta stabilità nelle riprese, e’ stato rivisto e perfezionato rispetto il primo Mavic.

L’innovativo sistema di luci di assistenza rende poi l’atterraggio del drone molto più semplice, anche nel caso in cui le condizioni climatiche peggiorassero.

Qual è il prezzo di listino di Mavic Pro 2?

Il drone di DJI, orientato alla qualità delle riprese aeree, può essere acquistato al prezzo di 1.449 euro.

Chi volesse, potrà acquistare anche il Kit FLY More al prezzo di 319 euro, invece che di 484, il quale include rotori supplementari, due batterie portatili, caricabatterie e svariati accessori.

Le differenze tra Mavic 1 e Mavic Pro 2

Rispetto alla prima versione del drone, DJI ha migliorato drasticamente i sensori anticollisione e la camera per video. Se nella prima versione i sensori anticollisione erano soltanto frontali, nel drone di seconda generazione sono a 360 gradi.

Per ciò che concerne le riprese video, i passi in avanti sono stati significativi. La qualità delle riprese aeree notturne è a dir poco sensazionale, tanto è vero che qualche coppia se n’è già servita per fare le riprese del proprio matrimonio, come dimostrano i numerosi filmati presenti su Youtube.

Il merito è tutto del sensore che permette meno rumore con ISO alti che possono salire di più.
Ma non è tutto.

Rumore molto piu’ basso rispetto il primo Mavic

Le eliche a basso rumore, sovrapposte nelle punte, sono a basso rumore. Anche l’autonomia di batteria da 3.850 mAh è superiore, nonostante dimensioni maggiorate.

Ad uso normale, 5 minuti in più (25 contro 20, anche se questa versione in condizioni ottimali è in grado di volare per 31 minuti).

Entrando poi nei tecnicismi, si notano ulteriori differenze.

Lo switch collocato a destra è a tre posizione e consente una selezione rapida delle modalità T, P ed S. Svitare gli stick, di dimensioni più contenute, con questa versione è possibile. Prima no.

Le cosiddette chele, deputare ad ospitare lo smartphone, nel Mavic 2 Pro hanno un sensore luce in grado di regolare la luminosità dello schermo nel momento in cui questa è impostata in automatico.

Così, il display riesce ad impostare la massima luminosità, una volta che verrà rilevata la luce solare.

Per ciò che concerne il radiocomando, il link radio di controllo funziona a banda doppia: 2,4 GHz/5,8 GHz. Risultato? A fronte di forte interferenze, lo switch è automatico.

Conclusioni della nostra recensione del DJI Mavic 2 Pro

Il prodotto piu’ venduto della DJI è facilmente trasportabile dappertutto, nel momento in cui si chiudono le braccia con le apposite eliche (diagonale di 35,4 centimetri contro i 33,5 della prima versione).

In poco tempo, padroneggiare i principali parametri visualizzabili sullo schermo non costituirà un problema. Lo stesso, invece, non si può dire per ciò che concerne i menù, i sottomenù e le informazioni disponibili sullo schermo.

Di opzioni, infatti, ce ne sono una caterva, molte delle quali altamente tecniche. In aggiunta a tutto questo, il telecomando mette a disposizione dell’utente tutta una serie di informazioni aggiuntive che hanno per protagoniste l’intensità del segnale, la distanza e la batteria.

Quindi, in definitiva, occorreranno vari voli (così come per il primo Mavic) per essere in grado di capire a fondo gli innumerevoli parametri disponibili.

Recensione DJI Mavic 2 Zoom: che bel prodotto!

Recensione DJI Mavic 2 Zoom: che bel prodotto!

Mavic 2 Zoom insieme a Mavic 2 Pro costituisce l’ultima line-up di droni prodotti da DJI, rinomata azienda di Shenzhen nel campo della produzione di aeromobili a pilotaggio remoto o droni, contraddistinti dall’assenza di pilota a bordo. A seguito del ritardo iniziale nella produzione, il colosso di Shenzhen ha messo sul mercato due modelli davvero all’avanguardia e con questa recensione del DJI Mavic 2 Zoom vogliamo mettere in evidenza quali saranno le principali caratteristiche tecniche.

recensione-mavic-2-zoom

Aumento dei sensori e aumento della sicurezza

DJI, il produttore cinese, sottolinea come Mavic 2 Zoom, proprio come la versione Pro (leggi la recensione Mavic 2 Pro), è il drone più sicuro mai messo in commercio prima d’ora. Il merito spetta tutto a 10 sensori innovativi che garantiscono in real time un tracciamento perfetto.

Al tempo stesso, questi ultimi sono in grado di ricostruire l’ambiente circostante in versione tridimensionale. Il vantaggio si manifesta nell’opportunità di poter evitare tutti quegli ostacoli che possono venir fuori nel corso del tragitto.

Uno dei difetti che aveva il primo Mavic era appunto quello della mancanza di sensori nelle zone laterali e nella parte posteriore. Dji è corsa ai ripari e sui due nuovi modelli questo problema è assente ed il MAVIC 2 vi avvisa per qualsiasi tipo di collisione.

Caratteristiche tecniche del Mavic 2 Zoom

DJI ha fatto uscire questi 2 fantastici droni e a nostro parere la differenza si gioca proprio tra sensore ed obiettivo. Vediamo perchè…

Il sensore e l’obiettivo

Ciò che rende speciale l’utilizzo di Mavic 2 Zoom è di sicuro il sensore di ultima generazione da 1/2.3’’, dimensioni analoghe a quelle della prima generazione di Mavic Pro, la risoluzione a 12 megapixel e l’ottica zoom 2X e la focale estendibile da 24 a 48 millimetri equivalenti sul formato super 35.

E una delle differenze rispetto il Mavic Pro 2 è proprio questa ottica 2x.

recensione-dji-mavic-2-zoom

Il Dolly zoom

Il sensore è si più piccolo rispetto a quello del Mavic PRO 2 ma Feedback decisamente positivo anche per il Dolly Zoom.

La focale con zoom è davvero una delle grandi novità che permetterà anche di avvicinarsi di meno a soggetti che richiedono attenzione. Sarà possibile fare riprese anche da più lontano mantenendo la qualità.

Perfettamente in grado di assicurare effetti di prospettiva a dir poco sensazionali. La zoomata, infatti, è possibile anche nel momento in cui il quadricottero è distante dall’utente.

Recensione Riprese video

Le riprese video in Full HD con lo zoom lossless 4x così come quelle in 4K sono a dir poco strepitose.

Giudizio ancora più lusinghiero per ciò che concerne gli scatti fotografici, in particolare per quella funzione denominata Super Resolution, la cui mission di fondo consiste nell’assicurare al proprietario splendide immagini dall’alto grazie ad un’ottica a dir poco eccellente.

Quest’ultima riesce a costruire stupefacenti immagini a 48 megapixel mediante stitching.

Ad essere precisi, trattasi di scatti che, nel momento in cui risultano uniti, danno origine a fotografie da 48 MP, per un unico dettaglio.

Caratteristiche video e gimbal

Anche nella versione Mavic 2 Zoom vi è il codec H.265 con bitrate sino a 100 Mbps. La ripresa dall’alto è più dettagliata e i colori risultano particolarmente brillanti.

La gamma dinamica, però, assicura 13 stop e non 14 come invece avviene nella versione Pro.

Splendido il nuovo sistema gimbal che assicura stabilità nelle riprese, grazie ai tre assi che lo costituiscono e a una nuova tecnologia di stabilizzazione.

Più resistente alle condizioni ambientali avverse

A fronte di condizioni climatiche o ambientali particolarmente ostiche, il nuovo sistema di luci di assistenza rende più comodo l’atterraggio.

Inoltre secondo ciò che dice DJI e secondo alcuni test effettuati da diversi youtubers, il Mavic 2 Zoom è molto più resistente all’acqua rispetto il Mavic 1.

I motori sono più silenziosi, efficienti e con maggiore autonomia

Capitolo a parte tutto dedicato ai motori. Potenza e silenziosità sono i due sostantivi che meglio descrivono le feature tecniche del cuore pulsante di questo drone.

Se non risulta particolarmente rumoroso, è tutto merito delle pale di ultima generazione, in grado di diminuire il classico ronzio (diciamolo pure, a volte assai fastidioso).

Ciò va tutto appannaggio dell’autonomia del dispositivo che tocca i 31 minuti di volo. Anche la velocità ne beneficia in larga misura, dato che raggiunge i 72 chilometri all’ora.

Peso del Dji Mavic 2 Zoom

Infine, per ciò che riguarda le caratteristiche tecniche, Mavic 2 Zoom si conferma un drone leggero come una piuma: appena 905 grammi di peso.
Prezzo Mavic 2 Zoom

Il drone è disponibile sul mercato al prezzo di 1.249 euro.

Come nel caso della versione Pro, anche in quella 2 Zoom è disponibile alla cifra di 319 euro (vi sarà in fase iniziale una promo, dato che il prezzo pieno ammonterebbe a 484 euro) il kit Fly, composto a sua volta da due batterie da viaggio, la borsa per un trasporto agevole ed i rotori aggiuntivi, insieme a tutta una serie di pratici accessori.

Differenza tra Mavic 2 Zoom e Mavic 2 PRO

Tirando le somme, che differenza c’è tra DJI Mavic 2 Pro e Mavic 2 Zoom? Se il primo è prevalentemente orientato alla qualità delle riprese anche notturne, il secondo si fa preferire per una maggiore versatilità.

Non mancano però le analogie, visto che DJI ha dato luogo a tutta una serie di costosissimi investimenti, volti ad apportare sostanziali miglioramenti sia all’aerodinamicità che alla forma della scocca.

differenza-mavic-2-zoom-mavic-pro

E questi sforzi hanno pagato, dato che rispetto alla prima generazione di quadricotteri, si è assistito ad un miglioramento delle performance di 19 punti percentuali.

Altro aspetto in comune tra le due versioni appena lanciate sul mercato da DJI è l’archiviazione di 8 GB e lo slot di memoria ulteriore, deputato alle schede micro SD.

In ogni caso, anche se ci si dimentica la micro SD (e può succedere), è possibile scattare foto senza il minimo intoppo.

  • Mavic 2 Pro si rivolge agli utenti di fascia alta, con una tecnologia di fotografia aerea più matura e requisiti di qualità delle immagini più elevati.
  • Mavic 2 Zoom è per gli utenti di fascia media che desiderano scattare video innovativi, mantenendo la qualità.

Modalità Hyperlapse Mavic 2 Zoom

Inoltre, in questa recensione del Mavic 2 Zoom risulta fondamentale citare la modalità HyperLapse che tramite l’integrazione del GPS e dei sensori all’avanguardia dà luogo a filmati aerei di pregevole fattura con transizioni temporali più uniche che rare.

Sarà possibile infatti fare degli Hyperlapse in volo cosa che fino a poco tempo fa era possibile fare solo con una digital camera.

Differenza del Mavic 2 Zoom e Mavic Pro I?

Rispetto alla prima generazione di Mavic Pro, entrambi i modelli assicurano funzionalità maggiormente innovative, un’autonomia nettamente superiore, filmati dall’alto di qualità eccellente e soprattutto una potenza senza paragoni.

Ma non è tutto, visto che il Mavic 2 Zoom proprio come DJI Mavic 2 Pro va incontro a sostanziali progressi anche per quanto riguarda il controllo remoto: ciò dipende esclusivamente dal Live View e dall’OcuSync 2.0, tecnologia esclusiva che assicura una preview di registrazione in Full HD.

Le frequenze sono stabili e non vi sono interferenze per le trasmissioni live 1080p, dove la copertura è sino a 8 chilometri.
Inoltre, il proprietario del quadricottero ha la possibilità di selezionare una trasmissione a 5 GHz o a 2,4 GHz, rendendo strepitosa l’esperienza di utilizzo.

Non c’è che dire. DJI, il colosso cinese leader nella produzione di droni, si accinge a mettere sul mercato due modelli che di sicuro faranno parlare (e bene) di sé!