Cos’è un aeromodello? Ecco la definizione data dal regolamento ENAC:

un dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente per scopi ricreativi e sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo autonomo, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell’aeromodellista, senza l’ausilio di aiuti visivi

L’aeromodello è dunque, a tutti gli effetti, un esemplare simile al modello di riferimento reale ma che può volare o meno. Proprio per questo motivo, l’aeromodellismo si divide in due branche: l’aeromodellismo statico e l’aeromodellismo dinamico. Scopriamo qualche dettaglio in più.

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Le caratteristiche di un aeromodello statico

L’aeromodello statico è la ricostruzione in scala di un modello di aeroplano. Viene definito “statico” perché, nella sua progettazione, non è stato previsto l’inserimento di un meccanismo in grado di farlo volare.

In commercio, si trovano sia aeromodelli statici già realizzati, sia scatole per l’assemblaggio da parte del modellista che, grazie ai sempre maggiori accessori come, ad esempio, le decalcomanie, avrà il piacere di rendere il proprio aeromodello uguale all’originale.

I materiali più comuni, utilizzati per la costruzione di aeromodelli statici, sono:

  • la plastica
  • il polistirene

Vengono poi inseriti pezzi vari ed accessori realizzati in altri materiali.

Le caratteristiche di un aeromodello dinamico

L’aeromodello dinamico, come quello statico, rappresenta la ricostruzione in scala di un modello di aeroplano. La differenza tra queste due tipologie di aeromodello è rappresentata dai meccanismi, contenuti in quello dinamico, volti a farlo volare.

Gli aeromodelli dinamici si dividono in diverse categorie, che variano a seconda delle modalità di pilotaggio.

Possono essere:

  • motomodelli
  • ad elastico
  • veleggiatori
  • con motore elettrico o a scoppio
  • a volo libero
  • senza motore

Esistono anche gli aeromodelli radiocomandati che, a loro volta, si suddividono in:

  • acrobatici
  • non acrobatici
  • riproduzioni dei jet.
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Aeromodellismo: cos’è e cosa prevede

L’aeromodellismo non è solo la pratica di costruzione e la riproduzione di aeromodelli, ma è anche un vero e proprio sport che vede la presenza attiva degli aeromodellisti in voli agonistici delle proprie riproduzioni.

Non tutti gli aeromodelli sono adatti a tutte le tipologie di volo. Nella tipologia di volo speed si arrivano, ad esempio, a toccare velocità di circa 300 km/h.

APR, SAPR e aeromodello: le differenze

Negli ultimi anni, avrai certamente sentito parlare dei droni e delle riprese aeree drone: ormai vengono impiegati negli ambiti più disparati e non solo a scopo ricreativo.

Il loro utilizzo è diventato quasi fondamentale nelle campagne di promozione turistica, ad esempio. Le riprese dall’alto sono un plus che sta diventando ormai irrinunciabile nello storytelling di un territorio.

Avrai anche visto fotografi, durante eventi o matrimoni, lanciare in aria il proprio drone per poter riprendere e fotografare tutto dall’alto.

Ecco gli APR e i SAPR molto sinteticamente: droni che riprendono tutto ciò che ormai siamo soliti contrassegnare con un like o un cuoricino sui social, proprio perché sono in grado di riprendere e restituirci immagini uniche ed originali.

Ovviamente, non è l’unico scopo per cui vengono utilizzati i droni. Pensiamo ad esempio ai controlli e alla sicurezza.

Gli acronomi APR e SAPR significano rispettivamente:

  • Aeromobile a Pilotaggio Remoto
  • Sistema Aeromobile a Pilotaggio remoto

Il primo è sostanzialmente il drone staccato dal radiocomando, il secondo è il drone con l’intero sistema di pilotaggio.

Ma qual è la differenza con l’aeromodello?

Come dicevamo inizialmente, l’aeromodello per definizione può essere utilizzato esclusivamente a scopo ricreativo e sportivo, il drone no.

Il drone viene utilizzato professionalmente, mentre, l’aeromodello solo per diletto personale o gare sportive, ovviamente sempre sotto lo stretto controllo di chi lo sta pilotando.

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Classificazione sportiva di un aeromodello

Se hai deciso di avvicinarti al mondo degli aeromodelli e vuoi imparare a riconoscere le classificazioni sportive, di seguito ti proponiamo un breve elenco di alcune di esse.

In questo modo potrai approcciarti alle gare di volo libero, volo vincolato circolare e volo radiocomandato con maggiore consapevolezza.

F1 Aeromodelli da Volo Libero

In questa categoria fanno parte gli aeromodelli come i veleggiatori, gli elicotteri, i moto-modelli, i coupe d’hiver, gli aeromodelli con motore a CO2 e i ministick.

F2 Modelli a Volo Vincolato Circolare (VVC)

Nelle gare F2 il modellista deve tener conto della velocità, delle acrobazie e dell’inseguimento.

Gli aeromodelli sono tipicamente da combat: generalmente robusti e resistenti ai crash, possono essere sostituiti facilmente in caso di rotture.

F3 Aeromodelli a volo radiocomandato

Ne fanno parte veleggiatori, elicotteri e gli aeromodellisti devono guidare l’aeromodello in acrobazie definite dal programma di gara.

F4 Riproduzioni

In questa tipologia di gara, l’aeromodello riprodotto deve essere quanto più simile all’originale, che può essere sia un aeroplano del presente, sia uno del passato.

F5 Aeromodelli a propulsione elettrica

Questa categoria sportiva prevede l’utilizzo di moto-veleggiatori, grandi motoveleggiatori e aeromodelli da pylon racing.

F6 Aeromodelli a propulsione elettrica

In queste gare vengono utilizzati aeromodelli a motore elettrico. Parliamo di gare di: Artistic Aerobatics, Aeromusicals e Hand Thrown Gliders.