Iniziare a pilotare dei piccoli droni può portare a moltissime soddisfazioni e, allo stesso tempo, anche alla voglia di approfondire la materia. Per questo motivo tanti vorrebbero conoscere più a fondo gli elementi cardine della gestione di un drone, come accade, ad esempio, per la differenza APR e SAPR.

Queste due sigle sono davvero onnipresenti nel mondo dei droni, e capire a che cosa si riferiscono può diventare essenziale, soprattutto per non sbagliare i propri acquisti.

Lo stesso accade nel momento in cui sia necessario capire che cosa siano effettivamente gli aeromodelli.

Ecco, quindi, una carrellata di elementi che vi consentiranno di conoscere non solo la differenza tra APR e SAPR ma anche di orientarvi al meglio nel mondo dei droni.

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La differenza tra APR e SAPR

Prima di capire quale sia la fondamentale differenza tra APR e SAPR, bisognerà andare a definire a che cosa si riferiscano i due acronimi.

Cosa significa APR?

APR sta per Aeromobile a Pilotaggio Remoto: esso, quindi, è un piccolo dispositivo, utilizzato per il volo, che non vedrà la persona a bordo di esso per il vero e proprio pilotaggio, ma avrà un comando a distanza.
Non si potrà volare su un APR e lo stesso non dovrà essere utilizzato per fini ludici oppure sportivi.

In sostanza l’APR è un aeromobile a pilotaggio remoto, cioè il drone inteso solo come l’oggetto stesso, staccato da un eventuale radiocomando.

Cosa significa SAPR?

La sigla SAPR, invece, sta per Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto. Già il termine “sistema” fa capire come con esso non ci si riferisca ad un semplice drone, ma ad un insieme di elementi come drone, la radio, il pilota, la ground station e tutto l’occorrente per l’operazione.

Il sistema in questione, infatti, è costituito da un aeromobile a pilotaggio remoto (il nostro drone), che sarà utilizzato, però, per fini differenti rispetto a quelli meramente ricreativi e sportivi. Si parla, infatti, in questo casi di “operazioni specializzate”. Essendo un sistema, esso comprenderà anche i componenti fondamentali per il controllo e il comando da parte di un pilota che, anche in questo caso, non si troverà materialmente sull’aeromobile, ma userà la così detta stazione di controllo per svolgere tutte le operazioni.

Quindi, la differenza tra APR e SAPR è costituita dall’utilizzo che si farà del drone,  di tipo ludico nel primo caso, e nel secondo di tipo professionale. Inoltre, l’APR indica solo il drone, mentre il SAPR fa riferimento ad un intero sistema.

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La differenza APR, SAPR e l’aeromodello

In entrambe le definizioni si è vista la parola aeromodello, e potrebbe essere utile sapere a che cosa essa faccia riferimento.

Cosa è un aeromodello?

Un aeromodello è un dispositivo aereo con pilotaggio remoto, che non consente di avere persone a bordo e che non vede neppure la presenza di equipaggiamenti particolari che consentano un volo di tipo autonomo.

Un aeromodello viene sempre utilizzato per scopi di tipo ludico o sportivo, e non potendo volare in modo autonomo dovrà essere tenuto in constante osservazione da parte di chi lo comanderà.

Quindi, è essenzialmente un piccolo dispositivo atto a volare, che avrà tutti gli elementi che gli consentiranno di farlo (dalle eliche sino al “timone”) ma che non potrà volare in modo autonomo, né trasportare persone.

Gli Aeromodelli non sono considerati aeromobili e devono essere utilizzati esclusivamente per impieghi ricreazionali e di tipo sportivo. Impossibile pensare di utilizzarli per riprese di matrimonio o riprese immobiliari.