Un avvenimento a dir poco inusuale ha fatto fermare per più di 30 ore l’aeroporto di Gatwick nelle giornate comprese tra mercoledì 19 dicembre e venerdì 21 dicembre 2018. Il volo di alcuni droni ha completamente bloccato l’intero aeroporto, cancellando voli e causando così molti disagi. Scopriamo bene cosa è successo la sera del 19 dicembre.

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Avvistamento di droni a Gatwick

Tutto ha inizio mercoledì 19 dicembre: verso sera, sono stati avvistati dei droni che volavano vicino alle piste. L’allarme per la sicurezza è scattato immediatamente.
I droni sono pericolosi e volando in quell’area potevano mettere a repentaglio la vita di tutti i passeggeri.

Ed è proprio per tutelare i viaggiatori che la direzione aeroportuale ha deciso di fermare tutti i voli per 30 lunghe ore, sconvolgendo così tutti i programmi di chi doveva partire.

Ricordiamo che l’aeroporto di Gatwick è il secondo aeroporto più importante del Regno Unito. Da qui passano oltre 100 mila passeggeri al giorno, per cui è facile intuire come la chiusura dello scalo abbia creato panico e tensione.

Secondo quanto sostiene il Guardian, i voli cancellati sono stati più di 800 e hanno coinvolto circa 140 mila passeggeri. I danni economici subiti dall’aeroporto si aggirano a svariati milioni di sterline.

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Due sospettati sono stati arrestati e poi rilasciati

La polizia, con la collaborazione dell’esercito, ha messo subito in moto tutte le forze per scoprire chi poteva esserci dietro quegli insoliti e pericolosi voli di droni. Accantonato fin da subito il pensiero di un possibile atto terroristico, la polizia arresta 2 persone nella serata del 21 dicembre.

Non essendoci stati poi ulteriori avvistamenti di droni a Gatwick, la situazione è tornata alla normalità. Lo scalo è stato riaperto e i voli sono ripresi regolarmente.

I due sospettati arrestati vengono poi rilasciati la domenica successiva senza alcuna accusa.

Nonostante le indagini continuino serrate, ad oggi la polizia non ha ancora scoperto ulteriori novità riguardo all’avvistamento di questi droni e a chi può averli fatti volare proprio vicino alle piste.

Lo stesso Jason Tingley, capo della polizia del Sussex, afferma che potrebbe non esserci stata una reale attività di droni all’aeroporto di Gatwick, ma l’affermazione viene subito smentita da una fonte attendibile del governo. Gli avvistamenti sono stati reali e i voli dei droni sono avvenuti davvero.

Purtroppo, però, non ci sono né foto né video che confermino la presenza di droni nell’aeroporto di Gatwick, ma solo le testimonianze di molte persone. Gli investigatori le ritengono credibili.

Inoltre, la polizia ha ritrovato un drone danneggiato nei pressi dell’area nord dell’aeroporto e lo sta analizzando. Si presume che questo drone possa essere uno di quelli avvistati la scorsa settimana. Risalire al suo proprietario però sarà veramente molto difficile in quanto la pioggia incessante caduta negli ultimi giorni può aver irrimediabilmente compromesso qualsiasi traccia.

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A che punto sono le indagini

Le indagini sono, quindi, ancora ad un punto morto ed oltre alle due persone rilasciate, Paul Gait (47 anni) e la moglie Elaine Kirk (54 anni), la polizia non ha effettuato ulteriori arresti.

Sono stati individuati soltanto alcuni sospettati e la polizia sta proseguendo con le indagini ispezionando le abitazioni situate nei pressi dell’aeroporto.

Intanto, l’aeroporto di Gatwick ha offerto una ricompensa di 50 mila sterline per chi fornisca informazioni utili a rintracciare i colpevoli.