L’assicurazione drone è nella maggior parte dei casi indispensabile e utile, grazie a questa protezione si ha la possibilità di prevenire tutti i possibili danni che potrebbero verificarsi durante le prestazioni di volo. Per qualsiasi tipologia di drone la normativa impome l’obbligo di effettuare e sottoscrivere una polizza drone.
Grazie ad una polizza legata al vostro drone, potrete assicurarlo avendo l’occasione di non andare incontro a una serie di problematiche ed è essenziale soprattutto se il dispositivo viene usato in ambito professionale.
Perciò, tutti coloro che usano un drone devono necessariamente ricorrere a questa copertura che risulta in molti casi essenziale.
Le polizze droni devono garantire e includere in particolar modo una responsabilità elevata civile verso terzi, vi sono vari tipi di assicurazione per droni, se non si ha idea quale scegliere e siete alla ricerca di una soluzione economica e completa allora siete capitati nella guida giusta. Abbiamo come obiettivo quello di aiutarvi in questa impresa così da permettervi di ottenere un livello di copertura assicurativa per il vostro dispositivo impeccabile e completa.
Come scegliere una assicurazione drone
Quando si tratta di droni stipulare una polizza assicurativa è sempre efficace, poiché usare questo prodotto innovativo e tecnologico a volte può provocare dei danneggiamenti sia a livello personale sia verso terzi.
É bene sapere che per pilotare un drone bisogna seguire delle regole e delle normative ben precise, questo aspetto permette di utilizzarlo in maniera regolare garantendo la sicurezza a persone e cose.
La polizza assicurativa sui droni consente di ottenere una copertura valida sia sulla responsabilità civile sia sul dispositivo stesso. In linea generale questa protezione riguarda una copertura elevata a qualsiasi tipo di danneggiamento sull’uso del dispositivo, purché venga usato in base alle regole in vigore.
L’assicurazione offre una copertura sui droni in caso di danni come: danneggiamenti per via di incendi, danni atmosferici, danneggiamenti cagionati da impatti, danni dovuti a esplosioni, danneggiamenti causati da botte e cadute, danni dovuti a situazioni di naufragio o caduta dello strumento, etc.
Avere un’assicurazione su questo dispositivo offre la possibilità non soltanto di avere la copertura in casi come quelli visti fino a ora, in quanto consente di avere una protezione anche verso terzi.
Per quanto riguarda questo lato della polizza è possibile beneficiare dell’assicurazione droni sia se il prodotto causa ferite o lesioni a persone sia nel caso in cui provoca morti. Inoltre, risulta valida anche se il dispositivo risulta implicato nel danneggiamento o nella demolizione di cose.
Inoltre, l’assicurazione sui droni da stipulare include anche una garanzia in caso anche di danneggiamenti sullo strumento sia per rottura dello scheletro del drone sia per problemi che possono essere causati alla piantata del motore dello strumento.
Assicurazione drone sotto i 250g
Il drone viene utilizzato sia per uso professionale sia hobbystico, per prima cosa è bene scegliere e stipulare una polizza sul dispositivo qualsiasi sia l’utilizzo che se ne intende fare; questo concetto viene evidenziato direttamente da ENAC nella sezione FAQ.
Ecco perchè sia per chi ama usare il drone per passione, hobby o in ambito professionale deve obbligatoriamente avere un’assicurazione. Quest’ultima è indispensabile anche per quanto riguarda i droni più piccoli identificati sul mercato come i micro droni che presentano un peso inferiore ai 250 grammi.
In questo caso ENAC ha realizzato due tipologie di polizze per droni diverse, una per gli hobbysti una per i professionisti, in quanto l’uso del dispositivo essendo differente espone il prodotto rischi e pericoli vari tra loro.
Per lavorare con i droni che presentano un peso inferiore ai 250 g è bene sapere che è possibile utilizzare il proprio dispositivo rispettando delle regole ben precise, in particolar modo è necessario:
registrare il drone non come trecentino a D-Flight dopo il 1 Marzo
registrare il dispositivo a D-Flight e a ENAC ora come trecentino
Per quanto riguarda la prima condizione è importante sapere che lo strumento se risulta registrato come semplice SAPR non sarà obbligatorio utilizzare il paraeliche, per usarlo bisognerà seguire le informazioni fornite dal produttore presenti nel libretto delle istruzioni. In questo caso specifico è importante far volare il drone almeno a 50 metri da assembramenti e zone dove vi sono attività e strutture umane, edifici e costruzioni.
Mentre, per quanto riguarda il secondo regolamento occorre utilizzare il drone seguendo le normative stabilite dall’articolo 12 comma 5, il dispositivo può essere utilizzato anche in ambito professionale e per lavoro anche senza essere in possesso del patentino. Il mezzo quindi può volare in situazioni di assembramento, in città e sopra le persone. Scegliendo questa condizione è obbligatorio avere il para-eliche e le istruzioni di volo.
Assicurazione drone sopra i 250g
Tutti i droni che hanno un peso superiore che va dai 250 grammi fino a un massimo di 499 grammi rientrano in una categoria specifica ossia fanno parte della Open Limited Category.
Mentre quelli inferiori ai 500 grammi ossia i dispositivi che pesano fino a 499 g rientrano della classe C1. Questi ultimi non avendo il marchio Open CE, sono considerati dispositivi riconosciuti nella categoria Open Limited Category per un determinato periodo di tempo. Per utilizzare i droni che presentano un peso superiore ai 250g bisogna stipulare un’assicurazione.
Non vi è nessuna esenzione dall’obbligo assicurativo, quest’ultimo deve essere adatto al fine che s’intende raggiungere.
L’assicurazione deve rispettare le regole decise e imposte da ENAC. Per usare il dispositivo è necessario tenere in considerazione l’ultimo regolamento UAS-IT stabilito dall’articolo 27. In questa normativa viene espressamente specificato che per usare il drone occorre aver stipulato una polizza assicurativa completa e in grado di coprire la responsabilità verso terzi. Inoltre, deve essere giusta in base allo scopo che si vuole ottenere.
Assicurazione mavic mini e mavic 3
Alla fine di questo articolo vi mostreremo anche l‘assicurazione più adatta ad uno dei droni più venduti ovvero il mavic mini.
Anche per il Dji Mavic Mini è fondamentale avere una polizza che vi tenga al sicuro da qualsiasi inconveniente.
E’ essenziale per far volare in maniera sicura il proprio drone e questo è valido anche per il modello mavic 3. Attivando la polizza assicurativa anche per questi dispositivi è possibile coprire i possibili danneggiamenti.
Assicurazione mavic 3
Per il Mavic 3 dato il peso del drone diventa ancora più fondamentale per tutelare legalmente la propria persona e per rispettare le leggi europee, sottoscrivere una assicurazione che sia in grado di coprire l’uso del drone sotto tutti i punti di vista.
Anche per quanto riguarda la parte kasko dato il prezo del drone. L’Per qualsiasi tipo di danneggiamento la polizza assicurativa sui droni mavic 3 consente di avere delle garanzia in casi spiacevoli o di malfunzionamento.
Inoltre, stipulare un’assicurazione è fondamentale non soltanto in caso di danni, ma anche per furto, smarrimento, lesioni, danni causati dagli accessori e tanto altro ancora del dispositivo.
L’Assicurazione drone più economica: CoverDrone
Tra le assicurazioni più convenienti in assoluto per i droni è la cover drone. Il regolamento EASA impone ai piloti che utilizzano questo tipo di dispositivo di essere in possesso di una polizza assicurativa adatta al fine e che sia in grado di coprire i danni verso terzi a prescindere dal peso del prodotto.
Sul mercato vi sono vari tipi di assicurazioni per droni ma se si è alla ricerca di una soluzione economica e vantaggiosa allo stesso tempo allora è possibile risolvere questo problema scegliendo e stipulando l’assicurazione COVERDRONE.
Questa polizza assicurativa in particolare può essere attivata sia se si utilizza il drone per scopo hobbystico sia professionale e il costo è decisamente conveniente.
Inoltre la polizza COVERDRONEcopre anche i droni che vengono fatti volare per poco tempo e in maniera saltuaria. In particolar modo copre i possibili danni anche per:
1 giorno
2 giorni
3 giorni
4 giorni
5 giorni
6 giorni
7 giorni ossia una settimana intera
da uno a 6 mesi
Nel caso in cui si possiede più di un drone la polizza assicurativa COVERDRONE va a coprire tutti i dispositivi posseduti senza aggiungere un solo centesimo in più.
L’assicurazione per droni COVERDRONE risulta decisamente conforme al regolamento dell’unione Europea EC785/2004. Nello specifico una volta stipulata vi è la possibilità di usare il proprio drone liberamente in: Canada, Australia, Regno Unito, Nuova Zelanda e Unione Europea.
L’acquisto di un moderno Dji Air 2s può dare notevoli soddisfazioni, essendo un drone capace di raggiungere prestazioni fuori dal comune. Tuttavia, una polizza assicurativa Dji Care Refresh Air 2s è in grado di rendere l’esperienza ancora più sicura e garantita con pochi e semplici accorgimenti. Ecco cosa fare per migliorare l’efficienza di ciascuna componente elettrica e meccanica del prodotto.
Come funziona l’assicurazione Dji Care Air 2s
La polizza Dji Air 2s corrisponde a un piano completo e aggiornato, in grado di prevenire qualsiasi danno accidentale che possa coinvolgere l’apparecchio Dji Air 2. Chi vuole può sottoscrivere un piano dalla durata di uno o due anni, con la chance di effettuare rispettivamente fino a un massimo di due o tre sostituzioni dei pezzi di ricambio interni al drone. Qualsiasi urto, graffio, collisione o contatto diretto con sostanze liquide può essere così risolto grazie a una sostituzione immediata delle componenti rovinate. In questo modo, è possibile continuare a usufruire di un apparecchio di alta qualità senza doverlo sostituire.
L’attivazione di un sistema di protezione così importante dovrebbe essere effettuata in tempi molto rapidi. Infatti, sarebbe utile accedere alla funzionalità nel corso delle prime 48 ore successive all’acquisto del drone, tramite l’inserimento dei suoi dati. Se trascorre questo arco di tempo, è necessario inviare un video per usufruire dei punti di forza di Dji Care Refresh Air 2s. In ogni caso, l’assicurazione non viene mai inclusa in maniera automatica e il prodotto è inizialmente coperto da una garanzia di tipo generale.
In ogni caso, per un drone dalle alte prestazioni e costo come Dji Air 2, è sempre meglio muoversi con una certa velocità.
Quali sono le coperture disponibili
La polizza Dji Air 2s mette a disposizione varie coperture tutte molto interessanti. Ecco quali sono le principali:
Flyaway Coverage è un servizio che può venire in soccorso nel caso in cui velivolo risulti smarrito, con l’opportunità di sostituirlo;
Express Option prevede la ricezione di un modello sostitutivo dopo aver restituito quello rotto;
Assistenza globale serve per garantire un’assistenza valida in tutto il mondo, senza alcuna limitazione;
Servizio VIP consente di accedere in maniera prioritaria all’aiuto degli esperti Dji per riparazioni ancora più intensive.
Quanto costa un sistema di assicurazione Dji Care Air 2s
Il prezzo della polizza è 99 euro per un anno e 169 euro per due anni.
Chi vuole attivare un’assicurazione Dji Care Air 2s può farlo a un prezzo determinato dai benefici dei quali si ha intenzione di usufruire. Ogni sostituzione del prodotto inclusa nel contratto determina un incremento della somma. Al tempo stesso, bisogna saper scegliere una garanzia Dji Care Refresh che riguardi eventuali danni per ogni componente del drone, senza alcuna esclusione in merito. In ogni caso, ciò che conta è trovare la polizza perfetta per un velivolo di alto livello come il Dji Air 2s.
La DJI REFRESH CARE DJI MINI 2 è l’assicurazione perfetta per darti tutta la serenità di cui hai bisogno nelle tue ripresee aeredrone, dotato di corpo pieghevole, sempre più compatto e dalle funzionalità ancora più intuitive del precedente modello. Quest’assicurazione, infatti, copre i danni accidentali che potrebbe subire il tuo Dji Mini 2, permette fino a tre unità sostitutive e copre molteplici incidenti a un costo aggiuntivo molto conveniente. Dopo aver letto la nostra recensione Dji Mini 2, non puoi non soffermarti sulla lettura di questo articolo e scoprire come funziona la DJI REFRESH CARE DJI MINI 2, acquistabile comodamente su Amazon e attivabile da casa.
Quando si può attivare la DJI REFRESH CARE DJI MINI 2
Puoi associare l’assicurazione al drone di cui sei già in possesso quando:
il drone è ancora nuovo e non è stato attivato
lo hai attivato nelle ultime 48 ore
è stato riparato in un centro assistenza ufficiale
entro 3 giorni dalla ricezione della mail di invito
DJI REFRESH CARE deve essere sempre attivata entro 48 ore dall’attivazione del drone ed entrambi devono risultare acquistati nello stesso Paese o regione. Può anche essere trasferita ad altro soggetto, in quanto l’assicurazione è inerente al numero di serie dell’unità, ma supporta esclusivamente droni comprati su canali ufficiali o autorizzati.
Cosa copre l’assicurazione Dji refresh care Dji Mini 2
Con un costo aggiuntivo simbolico, DJI REFRESH CARE DJI MINI 2 offre numerosi benefici.
Tra i più importanti: fino a tre sostituzioni entro un anno dall’acquisto del prodotto con un drone sostitutivo equivalente a quello nuovo, sia per quanto concerne le prestazioni sia in termini di sicurezza.
Quando avrai acquistato l’assicurazione DJI REFRESH CARE DJI MINI 2, riceverai un codice di attivazione tramite mail che dovrai inserire nella sezione dedicata, presente sul sito ufficiale della DJI.
Nello specifico, questa assicurazione copre:
l’errore del pilota
la collisione
il danno in acqua o per caduta
l’interferenza di segnale
L’assicurazione può essere riattivata riconsegnando almeno metà drone e, se lo hai attivato ma sono già trascorse 48 ore senza aver contestualmente seguito la procedura dell’assicurazione, puoi inviare un video a DJI e richiederne comunque l’attivazione.
Contatta la casa madre per avere il link di attivazione dell’assicurazione. puoi farlo tramite sito o per mail, specificando l’acquisto e di non aver potuto attivare l’assicurazione contestualmente. Ricordati, inoltre, di indicare il numero seriale di Dji Mini 2, che si trova sul vano batteria.
Per concludere, assicurare il proprio drone è certamente la scelta migliore da fare per garantirsi quella sicurezza e quella tranquillità necessaria in fase di decollo e volo del proprio drone.
Ad oggi, infatti, difficilmente troviamo persone che non affiancano la DJI REFRESH CARE all’acquisto del proprio drone: il rapporto costi-benefici è notevolmente a favore dell’acquirente del drone.
Dunque, se hai appena acquistato un DJI MINI 2 o hai intenzione di farlo, non dimenticare di acquistare la DJI REFRESH CARE DJI MINI 2 e attivarla per volare in piena sicurezza col tuo mini drone.
Può capitare che l’acquisto del DJI Mavic AIR 2 porti con sé una serie di imprevisti di natura onerosa. Alcune volte quando non si è particolarmente avvezzi all’utilizzo di droni, si potrebbe rischiare di compromettere irreparabilmente le parti elettriche. Le riparazioni sono costose, e spesso si preferisce gettare il drone piuttosto che rimetterlo a nuovo. Sarebbe un’eresia farlo con questo piccolo gioiellino e quindi lo scopo della DJI care refresh Mavic air 2 è proprio questo: garantire che il piccolo gioiellino di DJI duri a lungo e venga sostituito se danneggiato.
Come attivare la Dji Care refresh del mavic air 2
L’attivazione della Dji Care Mavic air 2 è piuttosto semplice e veloce: utilizzando il sito ufficiale, infatti, si può richiedere l’acquisto di questa protezione in qualunque momento. Quando si acquista un drone, non bisogna mai dimenticare che questo tipo di assicurazione non è inclusa automaticamente: il prodotto è, quindi, coperto da una generica garanzia sino a che non si decide di optare per la Dji care refresh Mavic air 2. Se ancora non l’hai fatto vedi la nostra recensione sul Mavic air 2.
L’acquisto della garanzia dovrebbe essere effettuato il prima possibile: infatti, se il drone è stato comprato da meno di 48 ore, la assicurazione Mavic air 2 può essere attivata mediante l’ausilio del sito. Infatti, inserendo i dati del proprio prodotto, si potrà ricevere la protezione che si desidera immediatamente. Se, invece, sono trascorse più di 48 ore, vi è la necessità di inviare un video del proprio drone agli addetti, che provvederanno a valutare il corretto funzionamento dell’oggetto e, quindi, la possibilità di attivare l’assicurazione. Ovviamente, qualora dovesse risultare non funzionante già prima della richiesta, la protezione non potrebbe essere accordata.
Vi è una differenza sostanziale fra la garanzia normale e quella Dji Care Refresh Mavic air 2: quella generica, infatti, non consente di riparare anche i danni di natura accidentale. La Dji Care Mavic air 2, invece, consente la sostituzione del prodotto qualora esso subisca dei danni causati per disattenzione. La copertura riguarda danni da acqua, rotture causate da una scorretta guida del conducente, ma anche riparazioni inerenti interferenze ambientali.
Come funziona la DJI Care Refresh
Possedere una buona assicurazione per il proprio drone è una scelta sempre consigliata: infatti, qualora esso dovesse smettere di funzionare in maniera inspiegabile, si potrebbe ricorrere all’apposita protezione, che consentirebbe di entrare nuovamente in possesso di un oggetto perfettamente funzionante. Dji Care Refresh può essere richiesta online, e estesa a piacere per tutto il tempo che si desidera: ovviamente, ogni estensione del periodo di garanzia comporterà un prezzo differente. Se si acquista assieme al prodotto, invece, si potrà beneficiare dell’assicurazione sin da subito.
Per l’acquisto di Dji Care Refresh si può optare per differenti modalità di acquisto online: direttamente dal sito www.Dji.com, oppure, su Amazon dove spesso sono presenti sconti e offerte.
Uno degli addetti prenderà in consegna la richiesta, e la inserirà nell’apposita lista: questo elenco verrà analizzato, in modo tale da selezionare coloro che sono idonei a possedere una protezione e chi, invece, possiede un oggetto già danneggiato.
I prezzi per l’attivazione variano a seconda del periodo di utilizzo prescelto, ma anche in relazione ai privilegi dei quali si intende godere: per un periodo minore, ovviamente, il prezzo sarà minore rispetto a una garanzia estesa, che comprenda la sostituzione del prodotto anche più di una volta. Il costo può variare anche da modello a modello.
Infatti, gli importi da pagare non saranno necessariamente uguali per tutti i droni. Il periodo medio di acquisto, in linea di massima, è di un anno.
Se il modello è particolarmente costoso, oppure se dovesse essere impiegato per motivi di lavoro, sono state ideate protezioni apposite: in questo modo, si garantisce una massima resa, con una spesa esigua.
Infine, alcune garanzie Dji Care Refresh coprono il danneggiamento dell’intero drone, mentre altre escludono determinate parti meccaniche.
Cos’è un aeromodello? Ecco la definizione data dal regolamento ENAC:
“un dispositivo aereo a pilotaggio remoto, senza persone a bordo, impiegato esclusivamente per scopi ricreativi e sportivi, non dotato di equipaggiamenti che ne permettano un volo autonomo, e che vola sotto il controllo visivo diretto e costante dell’aeromodellista, senza l’ausilio di aiuti visivi”
L’aeromodello è dunque, a tutti gli effetti, un esemplare simile al modello di riferimento reale ma che può volare o meno. Proprio per questo motivo, l’aeromodellismo si divide in due branche: l’aeromodellismo statico e l’aeromodellismo dinamico. Scopriamo qualche dettaglio in più.
Le caratteristiche di un aeromodello statico
L’aeromodello statico è la ricostruzione in scala di un modello di aeroplano. Viene definito “statico” perché, nella sua progettazione, non è stato previsto l’inserimento di un meccanismo in grado di farlo volare.
In commercio, si trovano sia aeromodelli statici già realizzati, sia scatole per l’assemblaggio da parte del modellista che, grazie ai sempre maggiori accessori come, ad esempio, le decalcomanie, avrà il piacere di rendere il proprio aeromodello uguale all’originale.
I materiali più comuni, utilizzati per la costruzione di aeromodelli statici, sono:
la plastica
il polistirene
Vengono poi inseriti pezzi vari ed accessori realizzati in altri materiali.
Le caratteristiche di un aeromodello dinamico
L’aeromodello dinamico, come quello statico, rappresenta la ricostruzione in scala di un modello di aeroplano. La differenza tra queste due tipologie di aeromodello è rappresentata dai meccanismi, contenuti in quello dinamico,volti a farlo volare.
Gli aeromodelli dinamici si dividono in diverse categorie, che variano a seconda delle modalità di pilotaggio.
Possono essere:
motomodelli
ad elastico
veleggiatori
con motore elettrico o a scoppio
a volo libero
senza motore
Esistono anche gli aeromodelli radiocomandati che, a loro volta, si suddividono in:
acrobatici
non acrobatici
riproduzioni dei jet.
Aeromodellismo:
cos’è e cosa prevede
L’aeromodellismo non è solo la pratica di costruzione e la riproduzione di aeromodelli, ma è anche un vero e proprio sport che vede la presenza attiva degli aeromodellisti in voli agonistici delle proprie riproduzioni.
Non tutti gli aeromodelli sono adatti a tutte le tipologie di volo. Nella tipologia di volo speed si arrivano, ad esempio, a toccare velocità di circa 300 km/h.
APR, SAPR e
aeromodello: le differenze
Negli ultimi anni, avrai certamente sentito parlare dei droni e delle riprese aeree drone: ormai vengono impiegati negli ambiti più disparati e non solo a scopo ricreativo.
Il loro utilizzo è diventato quasi fondamentale nelle campagne di promozione turistica, ad esempio. Le riprese dall’alto sono un plus che sta diventando ormai irrinunciabile nello storytelling di un territorio.
Avrai anche visto fotografi, durante eventi o matrimoni, lanciare in aria il proprio drone per poter riprendere e fotografare tutto dall’alto.
Ecco gli APR e i SAPR molto sinteticamente: droni che riprendono tutto ciò che ormai siamo soliti contrassegnare con un like o un cuoricino sui social, proprio perché sono in grado di riprendere e restituirci immagini uniche ed originali.
Ovviamente, non è l’unico scopo per cui vengono utilizzati i droni. Pensiamo ad esempio ai controlli e alla sicurezza.
Gli acronomi APR e SAPR significano rispettivamente:
Aeromobile a Pilotaggio Remoto
Sistema Aeromobile a Pilotaggio remoto
Il primo è sostanzialmente il drone staccato dal radiocomando, il secondo è il drone con l’intero sistema di pilotaggio.
Ma qual è la differenza con l’aeromodello?
Come dicevamo inizialmente, l’aeromodello per definizione può essere utilizzato esclusivamente a scopo ricreativo e sportivo, il drone no.
Il drone viene utilizzato professionalmente, mentre, l’aeromodello solo per diletto personale o gare sportive, ovviamente sempre sotto lo stretto controllo di chi lo sta pilotando.
Classificazione sportiva di un aeromodello
Se hai deciso di avvicinarti al mondo degli aeromodelli e vuoi imparare a riconoscere le classificazioni sportive, di seguito ti proponiamo un breve elenco di alcune di esse.
In questo modo potrai approcciarti alle gare di volo libero, volo vincolato circolare e volo radiocomandato con maggiore consapevolezza.
F1 Aeromodelli da Volo Libero
In questa categoria fanno parte gli aeromodelli come i veleggiatori, gli elicotteri, i moto-modelli, i coupe d’hiver, gli aeromodelli con motore a CO2 e i ministick.
F2 Modelli a Volo Vincolato Circolare (VVC)
Nelle gare F2 il modellista deve tener conto della velocità, delle acrobazie e dell’inseguimento.
Gli aeromodelli sono tipicamente da combat: generalmente robusti e resistenti ai crash, possono essere sostituiti facilmente in caso di rotture.
F3 Aeromodelli a volo radiocomandato
Ne fanno parte veleggiatori, elicotteri e gli aeromodellisti devono guidare l’aeromodello in acrobazie definite dal programma di gara.
F4 Riproduzioni
In questa tipologia di gara, l’aeromodello riprodotto deve essere quanto più simile all’originale, che può essere sia un aeroplano del presente, sia uno del passato.
F5 Aeromodelli a propulsione elettrica
Questa categoria sportiva prevede l’utilizzo di moto-veleggiatori, grandi motoveleggiatori e aeromodelli da pylon racing.
F6 Aeromodelli a propulsione elettrica
In queste gare vengono utilizzati aeromodelli a motore elettrico. Parliamo di gare di: Artistic Aerobatics, Aeromusicals e Hand Thrown Gliders.
DJI ha appena iniziato a commercializzare il suo nuovo gioiello, il drone pieghevole Mavic Mini, ed è già iniziata la spedizione di alcuni modelli per quei clienti che hanno effettuato il pre-ordine sullo shop ufficiale. L’azienda cinese propone come di consueto una importante polizza per gli appassionati di questo drone: il Mavic Mini potrà essere assicurato con un’apposita assicurazione chiamata DJI Care Refresh Mavic Mini
Come attivare la Dji Care refresh per il Mavic Mini?
E’ attivabile da qui, non preoccupatevi della lingua inglese, è normale perchè il sito ufficiale DJI Care è in inglese. Questa formula assicurativa si affianca alla tradizionale garanzia e copre i danni che possono verificarsi durante l’utilizzo del dispositivo, compresi quelli causati da errori di pilotaggio da parte del pilota.
Quando posso attivarla?
La DJI Care Refresh può essere attivata una sola volta e ha una durata massima di 12 mesi. Sono ammesse due sostituzioni ed in caso di danno irreversibile l’azienda provvede a dotare il cliente di un nuovo DJI Mavic o di un modello di pari valore. La polizza è disponibile anche per gli altri droni DJI dell’azienda cinese:
Prima di approfondire le caratteristiche della DJI Care Refresh è opportuno capire sostanzialmente in cosa differisce rispetto alla normale garanzia. La garanzia standard offre un servizio di riparazione di quei pezzi che risultano difettosi o non funzionanti, mentre l’assicurazione garantisce un servizio di sostituzione di quei pezzi che si rivelano qualitativamente difettosi durante il funzionamento.
La normale garanzia per il drone DJI Mavic Mini resta valida anche senza la sottoscrizione della DJI Care Refresh, ma questa assicurazione è fortemente consigliata per garantire una vita sana e duratura al drone e ridurre i costi di manodopera per la manutenzione. Bisogna considerare infatti che il drone, indipendentemente dall’esperienza del pilota, è un dispositivo soggetto a cadute ed urti che potrebbero comprometterne il funzionamento, quindi assicurarlo è sicuramente una pratica consigliabile. Inoltre se i costi delle parti da riparare sono coperti dalla garanzia standard gli utenti hanno ancora l’opportunità di usufruire delle due possibilità di sostituzione entro 12 mesi. La DJI Care Refresh si può attivare una sola volta e non può essere rinnovata.
Come funziona la DJI Care Refresh?
La DJI Care Refresh copre i danni:
al drone;
al giunto cardanico (gimbal);
all’obbiettivo
Le riparazioni vengono garantite anche se il danno è stato causato da un errore del pilota o se ci sono state interferenze del segnale che hanno causato la rottura del drone.
Per procedere alla riparazione del drone bisogna innanzitutto verificare l’entità dei danni e lo stato del dispositivo, dopodiché va contattato il supporto DJI tramite chat, telefono o e-mail. Il centro di assistenza, dopo aver analizzato il drone, fa una stima dei costi per la riparazione e a quel punto il cliente può scegliere se pagare la riparazione oppure sfruttare la possibilità di sostituire il drone. Dopo aver pagato 40 euro (se è la prima sostituzione) o 49 euro (se è la seconda sostituzione), al cliente viene spedito un Mavic Mini nuovo o pari al nuovo.
É opportuno sapere che l’assicurazione non fornisce alcuna copertura nei seguenti casi:
danni derivanti da modifiche effettuate dall’utente;
perdita senza ritrovamento del Mavic o dei suoi accessori;
furto o smarrimento del drone;
abrasioni o danni del telaio che non compromettono le prestazioni;
danni diretti o indiretti causati da forza maggiore;
danni causati da accessori e software di terze parti.
I due piani dell’assicurazione DJI Care Refresh
Se il drone dovesse risultare completamente danneggiato ci sono due piani assicurativi per la sostituzione: uno da 6 mesi ed uno da 12 mesi. La garanzia di 6 mesi assicura la sostituzione del drone entro i primi 5 mesi; se invece è richiesta la sostituzione nell’ultimo mese di contratto l’assicurazione copre fino ad un massimo dell’80% del valore del drone. L’assicurazione annuale garantisce la sostituzione del drone nei primi 10 mesi, mentre se bisogna sostituirlo negli ultimi 60 giorni di contratto la polizza copre fino ad un massimo del 60% del valore del drone.
DJI Care Refresh Mavic Mini: prezzi e modalità di attivazione
L’assicurazione deve essere attivata entro e non oltre le 48 ore dopo l’accensione e la messa in funzione del drone Mavic Mini per la prima volta. Al momento dell’acquisto della DJI Care Refresh viene inviato tramite email un codice di attivazione che deve essere inserito sul sito DJI.com nell’apposita area dedicata all’assicurazione. La polizza si può acquistare direttamente sullo shop ufficiale DJI ad un prezzo di 39 euro.